5G e operazioni chirurgiche a distanza

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Il primo intervento  in Europa di microchirurgia laser transorale a distanza

Il professore Matteo Trimarchi, chirurgo del San Raffaele di Milano, è stato in grado di svolgere un intervento di tipo chirurgico a una distanza di ben 20 km dal paziente.
Grazie al 5G, è stato possibile azionare in tempo reale i laser e le pinze del robot che avrebbe eseguito l’operazione.

Il chirurgo, attraverso questo robot, poteva vedere in modo simultaneo, ciò che tale strumento stava svolgendo sul corpo del paziente.

Ciò sicuramente è un esempio di medicina high-tech che verrà portata avanti anche nel futuro.

Come il medico afferma, ci son voluti solo 5 anni per realizzare questa collaborazione tra medicina ed ingegneria, e raggiungere un traguardo di questa tipologia.

Il preparato anatomico sul quale dovevo operare era in un laboratorio del San Raffaele, io invece mi trovavo al Vodafone Village. Nella mano sinistra stringevo un manipolo che mi consentiva di muovere la pinza robotizzata, lo strumento che deve esporre le corde vocali del paziente. Nella destra invece tenevo una penna con la quale disegnavo su un tablet i movimenti che doveva compiere il laser robotizzato per recidere. Infine avevo un piede su un pedale per azionare il laser“.

Così asserisce il medico chirurgo Trimarchi,

Il 5G, dunque, è senza dubbio un elemento di svolta: grazie ad esso, il medico è riuscito infatti a visualizzare le immagini in 3D, come se stesse operando lui stesso al microscopio.

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