Riprendiamo l’intervista riservata a Mario Mauri di Media For Health pubblicata nel numero di settembre di Fortune Italia.
“Dieci anni fa si era presentata sul mercato per colmare un gap. Oggi punta a diventare leader del settore. Così Media For Health cambia con l’evoluzione del marketing e della comunicazione nel mondo della salute”
In un contesto in cui la digitalizzazione sta rivoluzionando il settore del LifeScience, il marketing e la comunicazione sono due dei comparti che, nel mondo aziendale, stanno attraversando la più profonda trasformazione. Dare informazioni in maniera corretta, al target giusto al momento giusto? Con la tecnologia “non è più solo un obiettivo teorico, ma qualcosa di concreto”.
Ne è convinto Mario Mauri, fondatore e Ceo di Media For Health, che è stata una delle prime agenzie in Italia a dedicarsi all’integrazione dei canali digitali nei processi di comunicazione e marketing nel mondo farmaceutico.
Oggi, dunque, è possibile quantificare in maniera precisa l’impatto che ha, ad esempio, un progetto di comunicazione, “cosa che dieci anni fa era più complicato fare”, spiega l’esperto.
“Un conto è fare uno spot in tv dove l’informazione arriva (o non arriva) a tutti, un conto è riuscire a raggiungere chi sta facendo ricerche mirate su determinati temi con le informazioni che vogliamo trasferire – spiega Mauri – Oggi attraverso gli strumenti che ci offre la tecnologia siamo in grado di indi- rizzare un messaggio su un determinato argomento alle persone che sono realmente interessate all’argomento stesso, massimizzando anche l’efficacia dei budget di investimenti promozionali”, sottolinea.
Dopo un’esperienza quasi ventennale in una multinazionale che si occupava di sistemi per l’ottimizzazione delle reti di vendita delle aziende farmaceutiche, dove ha ricoperto anche il ruolo di presidente Europa, Mauri si rende conto che nel mercato c’è un gap da colmare e decide di inserirvisi con Media For Health.
“Era il 2010, in quel momento storico da un lato c’erano le agenzie di comunicazione e marketing che conoscevano i processi aziendali, dall’altro le web agency. Queste due realtà non erano in grado di dialogare tra loro”, spiega. Di lì l’idea di dare una risposta a questa esigenza non soddisfatta. “Abbiamo messo insieme persone provenienti da quelle due esperienze, creando una competenza che non c’era sul mercato”.
Negli ultimi 10 anni, nel LifeScience, “inizialmente c’è stata una fase pionieristica in cui le aziende cominciavano a sperimentare l’utilizzo della tecnologia nei processi di comunicazione e marketing ma con tentativi isolati. Erano più iniziative del singolo product manager, che non dell’intera azienda. In una seconda fase, che è durata abbastanza, 4 o 5 anni, in azienda si è iniziato a parlare di digitale, ma non veniva integrato nei processi base del business. Mentre negli ultimi 2 o 3 anni l’approccio per innovare i processi si sta largamente diffondendo, siamo in una fase di prematurità, ma ci sarà una grandissima rivoluzione che è quella del 5G”.
Una rivoluzione che “da qui a pochi anni consentirà l’annullamento spazio-temporale”. La comunicazione cambierà volto. “Chi non è esperto del settore, spesso si aspetta che le competenze dei medici siano uniformi su territorio nazionale, in realtà c’è moltissimo bisogno di formazione del personale medico e di mettere in contatto opinion leader con realtà territoriali più distanti.
5G consentirà al medico che opera in zone periferiche di poter avere gli stessi accessi alla conoscenza, tramite interazioni e con- fronti diretti con i colleghi; anche i pazienti potranno avere la diagnosi in remoto, magari dall’esperto che sta a dall’altra parte del mondo”.
E su chi guiderà il processo di digitalizzazione in futuro Mauri non ha dubbi: “la tecnologia crea l’innovazione e tutto il mondo delle organizzazioni la segue. Per utilizzare al meglio la tecnologia non si può prescindere dal capirla”.
I livelli di competenza sono stratificati, “siccome l’industria farmaceutica fa un altro mestiere è bene che abbia dei partner totalmente dedicati a capire come sfruttare al meglio le evoluzioni tecnologiche” e che al suo interno abbia “risorse in grado di interfacciarsi con questi partner”. Ci sono continuamente novità nel mondo di Google e dei social media e “spesso si osserva un utilizzo parziale o non ottimale delle risorse tecnologiche disponibili”.
Quali strategie per il futuro di Media For Health, entrata a far parte lo scorso anno del gruppo internazionale Vivactis? Si evolve dunque l’approccio delle aziende al digitale e Media For Health, seguendo il trend, amplia la sua offerta……. Continua a leggere su Fortune Italia
Media For Health, agenzia di comunicazione e marketing specializzata nel settore della salute e benessere del Gruppo Vivactis
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