Infermieri e ingegneri clinici uniti per aiutare i cittadini a trovare le app di salute più affidabili tra le tante oggi disponibili. Questo l’obiettivo di un protocollo sottoscritto dalla Federazione nazionale degli ordine delle professioni infermieristiche (Fnopi) insieme all’Associazione Italiana Ingegneri Clinici (Aiiic).
A spiegarlo è Tonino Aceti, portavoce Fnopi, intervenuto al Forum PA Sanità, ospitato presso Talent Garden Ostiense. Secondo i dati dell’osservatorio Innovazione digitale in Sanità del Politecnico di Milano, oggi 4 italiani su 10 utilizzano un’applicazione per tablet o smartphone relativa alla salute o per il monitoraggio dello stile di vita. Tuttavia, solo il 25% di loro comunica al proprio medico i dati raccolti, che rimangono quindi spesso inutilizzati. Ma, a volte, tali dati possono essere inutilizzabili dal punto di vista clinico per motivi legati alla progettazione stessa della app.
All’interno del nuovo portale della Fnopi che debutterà online nel 2020, precisa Aceti all’Ansa,
“ci sarà un’apposita sezione dedicata a riconoscere le app di salute più affidabili sulla base di criteri oggettivi, una sorta di bussola per aiutare il cittadino a orientarsi in un mondo sempre più ampio e complesso. Riteniamo che il compito degli infermieri sia anche quello di aiutare il cittadino-paziente ad utilizzare i nuovi strumenti tecnologici a servizio della salute”.
Applicazioni a parte, l’e-Health è già realtà nella vita quotidiana di quasi tutti i 450.000 infermieri italiani, che la utilizzano nella trasmissione di dati a distanza o nei dispositivi di monitoraggio utilizzati a bordo delle ambulanze. E, in un futuro non lontano, lo stesso carrello dei farmaci utilizzato in reparto, sarà direttamente collegato a un com
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