Ansia e depressione – intelligenza artificiale in aiuto

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Contribuire al trattamento di ansia e depressione grazie all’intelligenza artificiale è il sogno di molti terapeuti, soprattutto alla luce della crescente diffusione di questi disturbi e delle molteplici esigenze di chi ne soffre. Ma per ideare strategie di cure efficaci è importante comprendere quali aspetti del contenuto della psicoterapia siano significativamente associati ai risultati clinici.

I risultati di recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Jama Psichiatry hanno confermato la validità di alcuni principi chiave alla base dalla CBT (Cognitive behavioral therapy). Inoltre, hanno dimostrato che l’applicazione dell’apprendimento profondo a grandi insiemi di dati clinici può fornire preziose informazioni sull’efficacia della psicoterapia.

Rispetto al trattamento delle condizioni fisiche, purtroppo, la qualità della cura dei disturbi mentali rimane scarsa e il tasso di miglioramento del trattamento è lento. Questo avviene principalmente a causa della mancanza di metodi oggettivi e sistematici per misurare l’erogazione della psicoterapia.

Gli studiosi hanno così deciso di utilizzare un modello di apprendimento profondo, applicato a un insieme di dati clinici su larga scala di trascrizioni di sessioni di CBT. È stata così generata una misura quantificabile del trattamento somministrato e determinata l’associazione tra la quantità di ogni aspetto della terapia erogata e gli esiti clinici.

Tutti i dati sono stati ottenuti da pazienti che sono stati sottoposti via internet a protocolli di trattamenti specifici di CBT, erogati da terapisti qualificati, per il trattamento di un disturbo di salute mentale, tra giugno 2012 e marzo 2018, in Inghilterra. Si tratta di circa 15 mila pazienti tra i 18 e i 94 anni.

Va ricordato che la CBT è attualmente l’indirizzo terapeutico più diffuso negli USA e nel Nord Europa e si presta più di altri indirizzi a studi di verifica che utilizzano le metodologie adottate da larga parte degli studi clinici. Questo fa comprendere le potenzialità di questo studio, realizzato da ricercatori di Cambridge basandosi sull’enorme quantità di materiale registrato dal Servizio Sanitario inglese.

I risultati dello studio: l’efficacia del binomio intelligenza artificiale-CBT

Dai risultati è emerso che la CBT funziona anche se somministrata on-line via internet. In particolare, sono state individuate alcune caratteristiche associate ai migliori risultati clinici, tanto nella gestione dell’ansia che della depressione:

  • la programmazione di obiettivi parziali che il paziente dovrebbe perseguire,
  • il sostegno attivo al paziente,
  • l’apprezzamento dei miglioramenti anche se parziali,
  • un frequente feedback sollecitato al paziente ed eventualmente fornito dal terapeuta.

Al contrario, alcuni fattori sono associati a outcome inferiori se non addirittura negativi, come:

  • la mancata individuazione di obiettivi chiari,
  • la scarsa partecipazione del terapeuta,
  • la conversazione cordiale ma non finalizzata a un obiettivo,
  • l’eccessiva attenzione ai possibili rischi (ad esempio l’ideazione suicidaria).

Conclusioni

Questo lavoro dimostra un’associazione tra i risultati clinici in psicoterapia e il contenuto degli interventi dei terapeuti. Tali risultati supportano il principio che il cambiamento dei metodi introdotto aiuta a produrre miglioramenti nei sintomi dei pazienti. L’applicazione dell’apprendimento profondo a grandi serie di dati clinici può fornire preziose informazioni sulla psicoterapia, dando vita allo sviluppo di nuovi trattamenti e aiutando a standardizzare la pratica clinica. L’intelligenza artificiale, dunque, offre oggi un’opportunità in più per il benessere umano.

Fonti

Ewbank M P, Cummins R and others: Quantifying the Association Between Psychotherapy Content and Clinical Outcomes Using Deep Learning. JAMA Psychiatry. doi:10.1001/jamapsychiatry.2019.2664

 

Ansia e Depressione: sorprendenti novità dalla Intelligenza Artificiale. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7247&sid=206172383

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