DIRITTO ALL’OBLIO

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Il diritto all’oblio. Annunciate le conclusioni dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea nel caso tra Google e la CNIL sui limiti territoriali della deindicizzazione. Scarica qui la Press Release ufficiale: https://lnkd.in/eqgiZbw.

Diritto All'oblio“Premesso che non siamo ancora alla sentenza, è interessante sapere che in questo parere si sostiene che la deindicizzazione, in generale:

  1. non dovrebbe valere per i territori extra UE,
  2. non dovrebbe avvenire su tutti i nomi a dominio del motore di ricerca (.it, .es, .fr etc.) a prescindere dal luogo fisico da cui la ricerca è effettuata
  3. dovrebbe essere effettuata tramite strumenti come il geo-blocking. In breve conta da dove si fa la ricerca e non come.” Se confermate, si tratterebbe di qualcosa di non banale visto che, per esempio, il Garante ha ordinato a Google esattamente il contrario a dicembre 2017 https://lnkd.in/eWCVeBh.” Gianluigi Marino Partner, Head of Data Protection practice at Osborne Clarke linkedin per Media For Health

Ma cosa significa diritto all’oblio. Il diritto all’oblio è il diritto di ciascun soggetto ad essere “dimenticato”. Esso si attua, in concreto, mediante la rimozione di tutti quei link e riferimenti che rimandano ad un contenuto online ritenuto lesivo.

Il diritto all’oblio è un diritto di creazione prettamente giurisprudenziale. Esso ha avuto notevole impatto a seguito della nota Sentenza della Corte di Giustizia Ue del 2014 (v. Corte Giustizia Europea, C-131/12 del 13 maggio 2014), con la quale la Corte ha condannato Google alla deindicizzazione di alcuni siti internet che riportavano notizie lesive della sfera privata e della dignità di un cittadino europeo di origine spagnola. In Italia vi sono state negli ultimi anni diverse sentenze (cfr. Trib. Roma, n. 23771/2015), anche della Suprema Corte (cfr per tutte Cass. Civ., n. 13161/16), che hanno espressamente riconosciuto tale diritto, nonché diverse pronunce favorevoli dello stesso Garante della Privacy italiano. Di particolare interesse una delle ultime pronunce dell’Autorità (v. Provvedimento del 21 dicembre 2017 n. 557 del Garante Privacy), con la quale è stato condannato Google a deindicizzare link non soltanto europei ma anche extra UE, riconoscendo così all’interessato tutela effettiva anche al di fuori dei confini UE.

Fonti: Diritto.it

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