Empatia: il cuore del content marketing

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L’empatia è la capacità di comprendere lo stato d’animo altrui, sia che si tratti di gioia che di dolore. Il significato etimologico del termine è “sentire dentro“, ad esempio “mettersi nei panni dell’altro“, ed è una capacità che fa parte dell’esperienza umana ed animale, ma che  purtroppo in questi ultimi tempi si sta perdendo in una società diventata sempre più individualista e narcisista.

 Ultimamente, quando si affronta il tema del Content Marketing si parla spesso di concetti assolutamente importanti come “storytelling, copywriting, medical writing, audience, analisi del target, Personas, moment of truth, omnicanalità, ecc. 

Ogni agenzia di comunicazione poi è in grado di realizzare contenuti di valore e di attrarre gli utenti specifici. 

Di un aspetto però non si tiene mai conto e non si parla mai, o comunque poco: l’empatia.

Da fruitore di contenuti web mi è capitato di dover cercare informazioni inerenti lo stato di salute o specifiche patologie e relative terapie per problematiche mie personali o di persone a me care. E ho potuto constatare che a parità di fonte, di livello qualitativo e di certificazione dei contenuti, le informazioni che traevo leggendo lasciavano dentro di me stati d’animo contrastanti e irrisolti. E questa diversa capacità di suscitare in me sensazioni “opposte” era riconducibile alla capacità del “writer” di mettersi nei panni di chi legge, di capirne lo stato d’animo e di immedesimarsi anche sul fronte della chiarezza e della sequenza logica delle informazioni date, senza dover fare terrorismo o allarmismo e spingere l’utente alla corretta, anche se non sempre necessaria, azione “contatta il tuo medico” (o corri in pronto soccorso).

Oggi si rende più che mai indispensabile recuperare e utilizzare l’empatia anche nel Content Marketing, in modo tale che l’utente si senta “coccolato e capito” e percepisca che il “writer” ha provato a mettersi nei suoi panni e a immedesimarsi, a capire le sue paure e il suo stato d’animo, ponendosi sia come “figura” in grado di dare un counselling professionale nell’healthcare, sia con un atteggiamento “confidenziale” e rassicurante. Immedesimarsi negli altri anche nel trasferimento delle informazioni non è certo un processo facile; ma solo così è possibile compensare il “distacco” professionale che chi scrive è chiamato a tenere con un po’ di “calore” di solidale amicizia nei confronti dell’utente lettore.

Il tema sarà trattato durante il seminario M-Train Fondamenti di Seo e Sem del prossimo 31 gennaio.

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