Gli italiani: i più digital oriented d’Europa

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Rapporto STADA 2020

E’ stato realizzato un sondaggio da KANTAR per STADA su una base di dodici Paesi europei nel periodo febbraio-marzo 2020, con 24.087 intervistati, con topic il futuro della telemedicina.
E’ emerso come gli italiani risultino al primo posto tra i Paesi più digital oriented d’Europa.
Ciò avviene quando si tratta di preferire la tecnologia per rivolgersi ad un medico o per monitorare il proprio stato di benessere e salute.

Ma come si è svolta l’indagine?

L’indagine in questione ha richiesto opinioni agli intervistati circa l’utilizzo e l’efficienza della tecnologia annessa a temi importanti quanto delicati: salute, benessere, vaccinazioni, eutanasia, etc.

Evidente come l’Italia si sia evoluta notevolmente sotto tale punto di vista.  Se nel 2019 risultava solo un 51% della popolazione propenso all’utilizzo di internet, con videochiamate, per la consultazione di un medico, ad oggi la percentuale è aumentata esponenzialmente, fino a raggiungere un 79%.

Oltre a ciò, risultano ancora in vetta gli italiani circa l’utilizzo di app al fine di monitorare la propria salute. Tra i 12 Paesi d’Europa analizzati, vi è una media dell’11% preoccupati per la sicurezza dei propri dati all’interno di questa app. Solo il 6% degli italiani, quindi nettamente inferiore alla media, prova tale preoccupazione.

Per quanto riguarda, invece, l’affidabilità a sottoporsi a modifiche genetiche al fine di evitare gravi malattie, l’Italia si posiziona al quarto posto, con un’elevata percentuale del 56%, data la media del 51% rispetto a tutti gli altri Paesi Europei.

Parlando invece di vaccinazioni ed immunità, solo il 43% dei rispondenti al sondaggio, sanno che gli antibiotici possono essere usati esclusivamente contro i batteri. L’Italia però, si classifica al terzo posto, con una percentuale dell’88%, predisposta alla vaccinazione.

 

Cosa è emerso

Da tale survey emerge quindi come gli italiani, in quest’ultimo anno si siano altamente evoluti con la telemedicina, risultando sempre più inclini alla digital orientation.
Infatti, come si è potuto constatare in questi mesi di forte emergenza causa COVID-19, nonostante le innumerevoli difficoltà, l’esperienza della telemedicina, in Italia, è stata senza alcun dubbio positiva.

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