L’app per tracciamento contagi si chiamerà IMMUNI

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La scelta dovrebbe essere formalizzata a breve dalla task force di Vittorio Colao

La scelta convergerebbe sull’applicazione messa a punto dalla società milanese Bending Spoons in partnership con il Centro Diagnostico Santagostino di Luca Foresti e Jakala che sarebbe la stata selezionata tra le oltre 300 proposte arrivate.

Si basa sul bluetooth, principio su cui si muove l’Europa. Oltre ai requisiti di volontarietà e interoperabilità tra Stati, già ribaditi, l’Ue si sofferma in particolare sulla tecnologia giudicata più idonea per le app di tracciamento, cioè il bluetooth che deve “stimare con sufficiente precisione” (circa 1 metro) “la vicinanza” tra le persone per rendere efficace l’avvertimento se si è venuti in contatto con una persona positiva al Covid-19.

Per mantenere l’anonimato, è previsto che le app utilizzino un ID (codice d’identificazione utente, ndr) “anonimo e temporaneo che consenta di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle vicinanze”

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