Social Media Trend delle “Fortune 500”: al top Linkedin e Instagram in ascesa!

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Social Media Trend, ecco cosa fanno le più grandi società americane.

La rivista Fortune compila annualmente un elenco delle più grandi società americane (private e pubbliche) chiamato, considerando ricchezza e dimensione delle imprese in oggetto: “Fortune 500” (F500). La lista delle 500 viene pubblicata in un numero speciale di Fortune Magazine nel mese di maggio e comprende le 500 aziende che insieme rappresentano i due terzi del PIL degli Stati Uniti con 12 trilioni di dollari di profitti, 890 miliardi di profitti, 19 trilioni di dollari in valore di mercato e danno lavoro a 28,2 milioni di persone in tutto il mondo. Lo studio attento dei modelli di business di queste società fornisce sicuramente importanti spunti per capire “dove siamo” e “dove stiamo andando”, ma, non solo dal punto di vista imprenditoriale; da questa lista emergono dati che spesso vengono messi in secondo piano come quelli relativi alle tendenze emergenti dei social media.

A tal proposito nel 2008, il Dartmouth Center for Marketing Research dell’Università del Massachusetts ha pubblicato uno dei primi studi sull’utilizzo dei social media tra le F500 che da allora ha ripetuto ogni anno.

Social Media Trend. Inizialmente focalizzato solo sull’utilizzo dei blog, lo studio è stato ampliato nel corso degli anni per includere l’uso di due pilastri popolari dei social media: Twitter e Facebook, così come altre popolari piattaforme e strumenti di social media tra cui Google+, Instagram, YouTube, Pinterest, e per la prima volta quest’anno Snapchat (utilizzato da 48 aziende F500). Inoltre, lo studio comprende piattaforme di networking aziendale come LinkedIn e indicatori di coinvolgimento come il numero di follower di Twitter e di “like” su Facebook.

Social Media Trend. Attualmente delle 500 analizzate solo 3 aziende non utilizzano alcuna piattaforma o social network: Liberty Interactive che si occupa di Internet Services and Retailing, A-Mark Precious Metals e il Gruppo HRG.

Dallo studio del 2017 emergono alcuni dati generali molto interessanti: LinkedIn rimane il sito di social networking più utilizzato da quando lo studio ha iniziato a registrare il suo utilizzo nel 2014, attualmente la percentuale di utilizzo tra le F500 si aggira intorno al 98%. Tendenza opposta viene registrata sull’utilizzo attivo di Google+ che è stato dimezzato quest’anno, ciò è probabilmente dovuto al fatto che le aziende hanno riscontrato una maggiore compatibilità tra le loro esigenze e altre piattaforme sociali come LinkedIn o Facebook. Instagram continua a crescere rapidamente, salendo di un altro 8% nel 2017, anche i blog sono aumentati del 6%, passando dal 36% al 42%.

HIGHLIGHT:

Social Media Trend

  • Linkedin: 98% (stabilmente forte)
  • Twitter: 88% (stabile – podio Facebook, Starbuck e Microsoft)
  • Facebook: 85% (stabilmente forte – podio con maggiori like Facebook, McDonald’s e Disney)
  • Youtube: 75% (in salita)
  • Instagram: 53% (in salita)
  • Blog B2C: 42% (in salita)
  • Pinterest: 31% (in discesa)
  • Google+: 18% (in discesa)
  • Snapchat: 10% (in salita)
  • 0,6% (3) nessuna piattaforma

Entrando nello specifico…

  • Blog

Il blogging tradizionale ha avuto i suoi alti e bassi, quest’anno, i blog aziendali diretti al pubblico hanno dimostrato un aumento di utilizzo per la seconda volta dal 2013, infatti, l’utilizzo del blog è raddoppiato dal suo basso storico del 2015. Quest’anno il 42% delle F500 utilizzano blog per la promozione del prodotto e il coinvolgimento dei consumatori. La gamma di argomenti trattati include annunci di nuovi prodotti o servizi, notizie sull’azienda e coinvolgimento filantropico attraverso eventi speciali. I blog sono l’unico strumento incluso nella ricerca che ha il vantaggio di essere totalmente sotto il controllo dell’azienda che lo utilizza. Senza restrizioni sul contenuto, la lunghezza o il formato, i blog possono continuare a essere un pezzo forte di un piano di social media. Sebbene il blogging abbia mostrato un costante aumento negli ultimi due anni nella F500, è importante notare che molte aziende stanno adottando metodi di comunicazione al pubblico come siti web o altri social network.

Alcuni dei principali settori che utilizzano i blog nel 2017 includono l’industria dei software per il computer, le telecomunicazioni e le imprese che producono computer e attrezzature per ufficio.

Al contrario l’industria dei prodotti e delle attrezzature mediche, dell’abbigliamento e le imprese del settore alimentare non utilizzano questo strumento.

  • Twitter

Quattrocentotrent’otto società hanno un account Twitter aziendale attivo e otto delle prime dieci società (tra cui CVS Health) pubblicano regolarmente contenuti rivolti al pubblico.

La percentuale di aziende che possiedono un account Twitter attivo però varia a seconda del settore. Le Utilities: le industrie del gas e delle banche elettriche e commerciali hanno tutte un account su Twitter, così come i prodotti alimentari e le società che operano nel campo della salute e dei prodotti farmaceutici.

  • Facebook

L’85% delle società nella F500 ha almeno una pagina Facebook.

La principale misura del coinvolgimento su Facebook è il numero “like” sulla pagina dell’azienda e in questo senso Facebook gioca in casa e rimane il fanalino di testa rispetto alle altre società con oltre 189 milioni di “like”. La seconda compagnia più gradita è McDonald’s con oltre 72 milioni, seguono Disney, Netflix, Starbucks e Walmart. Anche il settore salute e quello dei prodotti farmaceutici registrano una totale copertura delle imprese della F500 su Facebook.

  • Instagram

Instagram è utilizzato in un duplice modo: come mezzo per pubblicizzare prodotti e servizi ma anche come strumento ludico. Instagram infatti aiuta l’impresa a costruire l’anima del brand attorno al quale sviluppare una relazione duratura e fruttuosa con i consumatori. L’utilizzo di Instagram da parte della F500 è aumentato dell’8% nel 2017, passando dal 45% al 53%. Ovviamente le industrie che maggiormente utilizzando questo strumento sono quelle più consumer, che offrono al pubblico prodotti o servizi che facilmente si integrano con lo strumento in oggetto (Walmart, Nike, Apple, ecc.) a differenza delle imprese del settore dei prodotti farmaceutici o delle imprese che operano nel campo della salute che non utilizzano quasi per niente questa piattaforma.

Per quanto riguarda la presenza delle imprese su social network “minori” rispetto a quelli citati una buona percentuale, quasi il 75%, possiede un account YouTube attivo, un salto del 9% rispetto allo scorso anno. Anche l’utilizzo di Pinterest ha subito fluttuazioni all’interno della F500 e nel 2017 è diminuito del 2%. Si stima che il 31% delle imprese nella lista F500 utilizzino attivamente Pinterest, ma l’attività effettiva è difficile da individuare poiché Pinterest non utilizza post datati.

Nel tentativo di rimanere pertinenti in un’era digitale dal ritmo serrato, è importante includere nuovi ed emergenti social network che stanno spuntando nella F500. Per la prima volta, lo studio di benchmarking sui social media del 2017 ha incluso Snapchat. Le aziende stanno utilizzando Snapchat per aiutare a costruire un seguito, aumentare la fedeltà e aumentare la visibilità del brand. Snapchat è prevalentemente orientato a catturare il pubblico dei millennials (infatti il 69% degli utenti di smartphone statunitensi di età compresa tra i 13 e i 24 anni è su Snapchat). Non c’è da meravigliarsi se le aziende aprono un account Snapchat per catturare un pubblico con così tanto potenziale a lungo termine.

Queste aziende di successo stanno usando Snapchat nello stesso modo di Instagram per cercare di informare i consumatori e promuovere i propri prodotti e servizi. Una differenza tra Snapchat e Instagram, tuttavia, è che Snapchat è più adatto per visualizzare filmati grezzi, aiuta a ritrarre le aziende in modo divertente e molto coinvolgente, offre all’azienda la possibilità di umanizzarsi.

Questa ricerca dimostra come le aziende migliori sul campo statunitense stanno adottando nuovi strumenti sempre più visuali, utilizzandoli non come sostituto ma in aggiunta ad altri mezzi più maturi per creare una strategia di social media più completa. Le F500 del 2017 quindi sono la prova vivente che il continuo adattamento ai cambiamenti e al substrato dei consumatori è necessario per intercettare, cogliere e sfruttare le numerose opportunità presenti nell’ambiente dei social network.

Fonte: http://www.umassd.edu/