Salute digitale: 2 su 3 gli italiani che cercano sul web informazioni sulla salute

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Salute Digitale: Negli ultimi 12 mesi, ben due italiani su tre (66%) hanno cercato sul web informazioni sulla propria salute o quella di un familiare.​​

  • 66% cerca informazioni sul web
  • 19% pensa che il web sostituirà in buona parte il medico
  • 55% utilizza o utilizzerebbe APP e Wearable  (dispositivi indossabili, come bracciali, sensori o orologi, che permettono di monitorare il proprio stato di salute)

Secondo il report dell’Osservatorio Reale Mutua, gli italiani si rivolgono al web:Statistiche Salute Digitale digital marketing farmaceutico

in primo luogo per cercare informazioni e consigli di autodiagnosi e per capire come affrontare una determinata patologia (66%), ma anche per ottenere indicazioni sull’utilizzo di farmaci (41%), sulle misure da adottare per prevenire l’insorgere di determinate problematiche (28%) e per informarsi sull’impiego di integratori alimentari nella propria dieta (24%). ​Quali

Tra i servizi ritenuti più utili, la possibilità di prenotare esami e visite specialistiche online(59%). Seguono la possibilità di consultare referti medici e altri documenti clinici direttamente dal proprio pc o smartphone (48%) e, per una quota analoga, quella di comunicare con i medici.

Un’attenzione particolare viene riposta anche sulla telemedicina (47%), considerata un valido supporto soprattutto in caso di familiari non autosufficienti.

Il vantaggio maggiore della Telemedicina?

Per il 52% la comodità, intesa soprattutto come risparmio di tempo che risulta dal non dover fare code o doversi recare nella sede.

Quali limitazioni della Telemedicina?

il limite principale è l’esclusione degli utenti che non padroneggiano il digitale (45%), mentre uno su cinque lamenta l’assenza del contatto personale con professionisti e addetti in grado di dare istruzioni o risolvere problemi specifici.

Salute digitale: app e wearable?

  • più di uno su due (55%), infatti, li considera un valido alleato del proprio benessere e si dice propenso ad utilizzarli.
  •  45% piuttosto diffidente a riguardo. Perché? Uno su tre (34%) li considera una spesa non necessaria, il 25% dichiara di non avere la costanza necessaria per utilizzarli in modo corretto, mentre il 24% non li ritiene affidabili, preferendo rivolgersi direttamente a un medico.

 

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