Si è conclusa la seconda edizione di Open Accelerator, il programma di accelerazione nel campo delle Scienze della Vita sostenuto interamente da un’azienda italiana, il gruppo Zambon.
I vincitori sono:
ANANAS LIVER: Drug delivery system per patologie epatiche croniche che limita gli effetti collaterali indesiderati – Università di Padova – Premio: Investimento seed di 100mila euro e utilizzo degli spazi OpenZone;
BIOREK: Nuovi biomarcatori diagnostici e predittivi per il cancro al rene – Ospedale San Raffaele di Milano – Premio: Investimento seed di 50mila euro e utilizzo degli spazi in OpenZone;
PD-INNOVATIONS: Soluzione integrata per pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, dalla diagnosi al monitoraggio dei sintomi, fino alla alla gestione della terapia – Campus Bio-medico Università di Roma e Oxford University – Premio: Investimento seed di 25mila euro e utilizzo degli spazi in OpenZone;
PDMEE: Piattaforma digitale per il monitoraggio in tempo reale dei sintomi motori e non motori della malattia di Parkinson, gestione della terapia farmacologica e personalizzazione dei trattamenti- Università di Padova – utilizzo degli spazi in OpenZone;
GIMOpd: Gestione personalizzata ed efficiente della malattia di Parkinson, basata su una tecnologia di neuroimaging brevettata, integrata da biomarcatori e da analisi motoria – Instituto de Biomedicina de Sevilla (IBiS) – Utilizzo degli spazi OpenZone.
Ad ANANAS LIVER, BIOREK e PD-INNOVATIONS anche servizi consulenziali del valore di 5.000 euro per ciascuna startup offerti da Deloitte Italia e 3 assistenze legali offerte dallo studio internazionale Bird&Bird.
“Open Accelerator, giunto alla sua seconda edizione, la prima internazionale, si conferma una palestra fondamentale per supportare concretamente giovani ricercatori-imprenditori, nel portare a maturazione idee nuove nelle Scienze della Vita, grazie ad un percorso formativo di alta qualità sostenuto da un network di autorevoli esperti” ha commentato Elena Zambon, Presidente Zambon Spa. “Siamo consapevoli che l’innovazione vada premiata, ed è con questo scopo che Open Accelerator offre alle startup vincitrici anche un investimento seed iniziale, per muovere i loro primi passi nel mondo del business”.
La call for ideas – che ha riguardato quattro macro aree d’interesse:
- Drug delivery systems;
- Open source prototyping: medical devices, biomarkers, diagnostics;
- Wearables e digital health;
- Big data;
è partita ad aprile 2017 e si è chiusa agli inizi di luglio con 124 progetti provenienti da tutto il mondo. Dopo un’attenta selezione, sono stati scelti i più meritevoli, che a partire da settembre hanno potuto partecipare al percorso di accelerazione di 12 settimane, creato da Zcube in collaborazione con Officine Innovazione di Deloitte, dando l’opportunità a ricercatori e scienziati di lavorare sul propria idea e/o sul prototipo e sviluppare un modello di business che permetta di creare una strategia di sviluppo sostenibile e profittevole per una futura startup.
“Innoviamo con passione e condivisione delle conoscenze – spiega Giovanni Rizzo, Chief of Innovation Division, Zcube – e attraverso il percorso di accelerazione forniamo un trampolino di lancio per le startup nelle Scienze della Vita. Il percorso si svolge in OpenZone, un campus scientifico che ospita società operanti nelle scienze della vita e che rappresenta il perfetto ambiente per dare un appropriato supporto alle startup, dalla tecnologia allo sviluppo del business”.
Il percorso si è avvalso del supporto di oltre 150 tra mentor, advisor e collaborator nazionali ed internazionali, che includono imprenditori, business angel, venture capitalist e esperti provenienti da aziende di rilievo, oltre che dai quattro partner: Unicredit Start Lab, Innogest, Italian Angel for Biotech (IAB) e Premio Gaetano Marzotto.
La commissione che ha esaminato i 13 progetti arrivati in finale, decretando i vincitori, era composta da:
Emil Abirashid, Chairman of the Selection Commettee Premio per l’Impresa, Premio Marzotto;
Luca Benatti, CEO Erydel and President Italian Angels for Biotech (IAB);
Simonetta Bocca, Global HR, Open Organization and Digital Strategy, Zambon Spa;
Michele Gaiotto, Investment Strategy Analyst, Secofind;
Claudio Giuliano, Managing Partner and Founder, Innogest;
Lorenzo Leoni, Managing Partner, Ti Venture;
Francesca Perrone, Head of Territorial and Sectorial Development Plans, Unicredit;
Roberto Tascione, CEO, Zambon Spa and President Zcube;
Alberto Trombetta, Head of Illiquid Investments Advisory, Gruppo Esperia;
Elena Zambon President, Zambon Spa;
Chiara Zambon Vice President, Zambon Company.
Zcube, Reasearch Venture del gruppo Zambon, identifica e supporta la validazione di tecnologie innovative nel Life Science. Grazie ad un team esperto e al network di imprenditori, business angels e venture capital, Zcube investe e supporta le idee innovative dalle prime fasi di sviluppo fino al lancio sul mercato nei campi del drug delivery, medical devices e digital health. Zcube usa un modello di ricerca satellitare “open source” sviluppato da Zambon con lo scopo di sviluppare prodotti specialistici e innovativi nei relativi ambiti di interesse terapeutico grazie a collaborazioni con centri di ricerca internazionali, università e aziende del mondo biotech.
About Openzone
Openzone, il Campus scientifico alle porte di Milano con oltre 7500mq di laboratori e 15.550mq di uffici, ospita più di 20 società operanti nel campo delle biotecnologie e nel Life Science ed è l’espressione concreta di un luogo di scambio di conoscenze della ricerca e dell’innovazione, ma anche luogo di incontro con la comunità locale grazie all’offerta di servizi sperimentali ed innovativi e contenuti di cultura scientifica. OpenZone vedrà nei prossimi anni un importante piano di sviluppo che porterà a raddoppiare gli spazi a disposizione. Con i suoi 37.000 mq, OpenZone si candida a ricoprire un ruolo primario nell’innovazione, posizionandosi come un ecosistema di riferimento per il settore del Life Science italiano ed internazionale.
About Zambon
Zambon è una realtà imprenditoriale familiare italiana che opera nel settore farmaceutico e della chimica fine da 110 anni con oltre 2800 dipendenti in 19 Paesi di 3 continenti, Europa, America e Asia. Nel 2016 il gruppo Zambon ha conseguito ricavi per 713 milioni di Euro, di cui 600 milioni di euro provenienti dal settore farmaceutico. Fondata nel 1906 a Vicenza, grazie ai suoi prodotti e servizi di alta qualità nella salute, Zambon si è guadagnata nel tempo una forte reputazione internazionale. Respiratorio, dolore e donna sono le tre aree terapeutiche di eccellenza, cui si aggiungono le Malattie Rare, come la Fibrosi Cistica, ed il Parkinson, nel Sistema Nervoso Centrale. Il gruppo è inoltre attivo in tutta la filiera produttiva del farmaco grazie a Zach – Zambon Chemical per la produzione di API (principi attivi), generici e prodotti custom. Zambon ha stabilimenti in Italia, Svizzera, Francia, Brasile e Cina ed i suoi prodotti sono venduti in 84 Paesi. Il gruppo è attivo anche nel realizzare programmi di supporto al paziente (PSP) con Italiassistenza, fondata nel 1993, la prima rete nazionale di assistenza domiciliare sia sanitaria sia socio-assistenziale per servizi qualificati ad anziani, malati e disabili.
Per maggiori informazioni:
Mob. +39 3483327348
Ph. +39 0266524303
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