Al gruppo “CloudIA” del NecstLab Politecnico di Milano è andato il premio di 5.000 euro per aver proposto il miglior progetto al Rare Disease Hackathon 2018.
(#RareHack2018 – www.rarediseasehackathon.it).
A convincere la giuria l’efficacia con cui l’interfaccia conversazionale di “CloudIA” è in grado di semplificare la raccolta delle informazioni tipiche della patologia da parte del paziente e di trasferirle con immediatezza al caregiver e al clinico di riferimento.
Infatti se da un lato i diari tradizionali consentono di raccogliere informazioni, spesso non sono puntuali né tempestivi. Anche la traduzione in app non ha sopperito a queste limitazioni e in parte ne ha introdotte di nuove, escludendo ad esempio i pazienti con scarsa alfabetizzazione digitale. L’assistente vocale e l’intelligenza articiale di “CloudIA”, invece, potrebbero consentire di superare queste barriere.
Gli altri progetti presentati sono Elysium, Kirone, Healthfusion, Radar e Metis.
Shire Italia oltre a premiare il migliore progetto, sta valutando con il proprio dipartimento internazionale di Information Techonology le soluzioni proposte per sviluppare progetti concreti.
Leggi l’intero comunicato stampa sul sito del Rare Disease Hackathon
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