SERVONO AUTORI AFFIDABILI PER GARANTIRE IL PAZIENTE UTENTE CONSUMATORE

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Servono autori affidabili per garantire il paziente utente consumatore

Qui di seguito il nostro intervento pubblicato da AboutPharma di Giugno

Rivolgersi alla rete per avere informazioni riguardo allo stato di salute personale e di coloro che ci sono vicini è diventata una abitudine grazie alla diffusione di internet e la sua sempre più semplice fruizione. Questa fonte infinita di informazioni ha però “effetti collaterali”, quali per esempio l’autodiagnosi, con tutte le conseguenze immaginabili. In Media For Health il lavoro di tutti i giorni ci porta ad osservare sia le evoluzioni degli stili comunicativi sia dei profili di chi comunica. Possiamo quindi fare delle considerazioni.

Abbiamo riscontrato come il moltiplicarsi delle fonti, unito alla sempre più frenetica necessità di comunicare in campo salute e benessere, possa contribuire a eccessi posi- tivi ma anche negativi. Sappiamo bene che nel web nel ruolo di “esperti” sono presenti figure specializzate in discipline sempre più particolari che si allontanano dalle classiche discipline mediche e vengono proposte terapie e rimedi senza presentare dati scientifici a supporto dell’efficacia.

Constatiamo inoltre che all’alto livello di diffusione e condivisione di informazioni non si accompagna uno sforzo sufficiente da parte degli stakeholders per aiutare il cittadino ad orientarsi. Da tutto ciò risulta una ridondanza di informazioni che confonde ancora di più. Riguardo un qualsivoglia argomento è facilissimo trovare opinioni (più o meno scientifiche) che affermino tutto e il suo contrario con il rischio che il pubblico ritenga corrette informazioni che concordano con le proprie aspettative e convinzioni.

Esiste l’esigenza quindi di tutelare il cittadino che deve sapere di cosa si ciba “a livello mediatico”.

Oggi sono molti i soggetti che comunicano, tra di essi vi sono realtà sicure e fidate come le istituzioni, le associazioni scientifi- che e di pazienti, le aziende farmaceutiche, gli ospedali, i medici. Gli altri soggetti me- ritano di esser sicuramente oggetti di un’at- tenzione maggiore da parte del pubblico che non risulta tutelato a priori. Arrivando ad una prima sintesi, internet rappresenta dunque un’arma a doppio taglio: da un lato vi sono tutti quei pericoli che abbiamo in- dicato, dall’altro la rete offre potenzialità “positive” inimmaginabili.

È facile pensare come internet possa divenire un luogo di sostegno e condivisione delle esperienze, vero e importante serbato- io di approfondimenti e aggiornamenti.

Come far riconoscere quindi un contenu- to attendibile da uno di dubbia origine?

Un sostanziale contributo in questa direzione viene dalla attività di collaborazione tra Media For Health e il Centro Studi di Comunicazione Farmaco dell’Università degli Studi di Milano finalizzata all’elaborazione di un documento di “Raccomandazioni per la comunicazione della salute sul web” che contiene i principi di garanzia per una buona qualità dell’informazione nell’ambito della salute e il cui rispetto ed applicazione sia facilmente riconoscibile dal pubblico.

Un aspetto importante di queste raccomandazioni è il fatto che a differenza dei codici etici di autoregolamentazione già esi- stenti che prendono come riferimento di certificazione il singolo sito, oggi il riferimento deve essere secondo noi l’autore, in quanto la comunicazione avviene trasversalmente sui social media e non più solo ed esclusiva- mente su di un “portale”.

Il progetto prevede la valutazione dello “state of the art” dei codici di autoregola- mentazione sia a livello Italiano, che inter- nazionale per arrivare alla definizione di linee guida applicabili da chiunque scriva o parli di salute.

Le “Raccomandazioni per la comunicazione della salute sul web” non vogliono essere un punto di arrivo bensì costituire un punto di partenza.

La speranza è che sia accolto come un patrimonio comune, da tutelare, che però mantiene nel tempo la caratteristica di ter- reno aperto a tutte le successive e necessarie implementazioni come nelle moderne logi- che dell’ “open source” e del crowdsourcing. Affinché ciò sia possibile il documento sarà inserito in un contesto come wikipedia che ne garantirà lo sviluppo salvaguardandone l’integrità e le intenzioni che ne hanno ani- mato la genesi.

L’auspicio è che diventi simbolo ricono- scibile dell’affidabilità dell’autore e che lasci intendere al lettore che laddove non sia chiaro chi sia l’autore la capacità critica del lettore deve essere “allertata”.

Altro punto importante e che queste linee guida saranno oggetto di programmi di formazione e certificazione in cui nessun attore (agenzia, azienda, istituzione e/o associazione) possa sentirsi escluso e infine un punto importante per il controllo della qualità e le segnalazio- ni di eventuali inadempienze.

Le categorie da considerare per la valutazione degli autori

1) Trasparenza: Autori identificabili e riconoscibili chiaramente come medici o non medici

2) Interazione: disponibilità di interazione con l’autore

3) Complementarietà: Le informazioni fornite sono destinate ad incoraggiare, e non a sostituire, le relazioni esistenti tra paziente e medico.

4) Stile comunicativo – Es: Assenza di riferimento a conoscenze presupposte o date per scontate, esaustività delle informazioni.

5) Condotta o codice etico di riferimento per l’autore

6) Gestione della privacy

7) Giustificazione delle affermazioni: Ogni affermazione deve essere supportata da prove adeguate / Riferimenti bibliografici….

8) Pubblicità, Finanziamenti, presenza di conflitti di interesse

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