Napoli è una di quelle città che si amano o si odiano tanto, o entrambe le cose. Negli ultimi anni ho avuto modo di fare tante esperienze, che mi hanno portato a conoscerla ancora più profondamente e a scorgere dinamiche interessanti.
Napoli e l’innovazione digitale: dal mio punto di vista quello che si sta cercando di fare è creare un ecosistema, senza il quale è molto più difficile che l’innovazione possa liberare tutto il suo potenziale.
Ci sono tanti attori diversi in campo, che, in maniera inedita, non guardano più soltanto al loro orticello ma iniziano a cooperare. Quello che si nota è una gran voglia di riscatto, che, se unita a professionalità, a trasparenza e alla stoica “arte dell’arrangiarsi” tipica dei napoletani, può dare grandi soddisfazioni.
Si parla di un territorio che ha sempre sfornato talenti e menti brillanti, spesso costrette ad andare via, per mancanza di spazi od occasioni. In questo momento l’obiettivo è far sì che si creino connessioni e sinergie per affrontare la competizione internazionale e le celeberrime sfide del digitale, in un mondo che è cambiato e sta cambiando senza che ci sia il tempo di accorgersene.
Un ruolo fondamentale è ricoperto dalle università, che sempre più stanno costruendo ponti con il territorio, le aziende e i Centri di ricerca, ma altrettanto importanti sono iniziative che nascono dal basso e al di fuori degli schemi tradizionali ed istituzionali. Si è compreso che uno dei pochi modi per stare al passo con l’innovazione è puntare sulla formazione e sulla cultura, per portare nella direzione giusta il cambiamento e per migliorare il contesto lavorativo e sociale.
Napoli è in pieno fermento, c’è davvero tanto su cui lavorare e questo è uno dei motivi che mi porta a voler mettere il mio valore al servizio della mia terra natia.
Possibili esempi d’eccellenza (con cui ho avuto a che fare direttamente):
- La Regione Campania è l’unico membro di EIT Health in Italia con 4 partner: l’Istituto Italiano di Tecnologia di Napoli, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’IRCCS SDN, SynLab.
[EIT Health si occupa di promuovere il trasferimento tecnologico di prodotti e servizi che migliorano la qualità della vita dei cittadini europei e la sostenibilità dei sistemi di assistenza sanitaria e sociale.]
Tra le iniziative che stanno nascendo sul territorio c’è lo Smart-Up Lab (che finirà il mese prossimo e a cui ho preso parte) – programma di accompagnamento alla creazione di iniziative imprenditoriali innovative in ambito health organizzato per la prima volta in Italia dal Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni (DEMI) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nell’ambito delle iniziative EIT HEALTH InnoStars. Si basa sul concetto di E-Lab e comprende: Training, Workshop, Challenge, Hackathon, Mentoring, Networking, Eventi. - Campania NewSteel è stato il primo incubatore certificato del Mezzogiorno, promosso e partecipato da Città della Scienza e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II.
- NAStartUp è una community, una palestra per idee di impresa e startup, un evento mensile migrante completamente gratuito.
- Startup Grind Napoli è il chapter napoletano della community supportata da Google for Startups, che educa, ispira e connette imprenditori e innovatori.
Multinazionali del calibro di Apple, Deloitte e Cisco, stanno aprendo a Napoli le loro Academy grazie alla visione illuminata di alcuni professori dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Apple Academy (sito ufficiale), Digita Academy (sito ufficiale), Cisco Academy
Articolo di Davide Pistorio*
*Davide Pistorio, giovane comunicatore, appassionato di digital health, startupper e laureato pluripremiato.
Consegue la laurea magistrale in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica nel luglio 2015 con la votazione di 110/110 e Lode presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Dopo alcune esperienze in agenzie di comunicazione e un Corso di Alta Formazione in Sanità Digitale, per quasi due anni prova a portare avanti un progetto estremamente ambizioso: G.L.o.W. (Glucose Level on Wrist), un braccialetto smart che consentisse ai pazienti affetti da diabete di monitorare i propri livelli di glucosio in maniera semplice, continua, ma soprattutto indolore e discreta.
Il 20 settembre 2018 è stato premiato per la quinta volta per la sua tesi magistrale “Social media ed eHealth: the Bright and the Dark Sides of the Social Moon” con il Premio e-Health organizzato dall’AiSDET (Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina).
In questi 3 anni ha già ricevuto (nell’ordine):
- Premio Tesi Luca Coscioni;
- Premio di Laurea intitolato al giornalista de Il Mattino Salvo Sapio;
- Premio per Tesi di Laurea su argomenti di Bioetica Mario Coltorti;
- MEDiT Health Innovation Award.
Media For Health, agenzia di comunicazione e marketing specializzata nel settore della salute e benessere del Gruppo Vivactis
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